Accordo Pd-Pdl-Terzo Polo su legge elettorale e riforme istituzionali.
Due ore. Questo breve lasso di tempo è servito alle tre forze politiche che sostengono il governo Monti a trovare un intesa su temi sui quali da anni si esigeva un ritocco.
ABC. L’incontro è avvenuto nello studio di Silvio Berlusconi a Montecitorio e ha visto presenti i leader dei tre partiti filo-montiani Alfano, Bersani, Casini. Alla riunione hanno partecipato anche i cosiddetti ‘saggi’ delle riforme: per il Pdl Gaetano Quagliariello e Ignazio La Russa, per il Pd Luciano Violante e per il Terzo Polo Italo Bocchino e Fernando Adornato. Assente il premier Mario Monti, in missione a Seoul, capitale della Corea del Sud.
I TEMI
Taglio dei parlamentari. Dagli attuali 630 deputati si passerebbe a 500 e dai 315 senatori a 250.
No alle coalizioni. I partiti si presenteranno senza alleanze. Governerà chi otterrà più voti, con l’aiuto necessario di un premio di maggioranza.
Candidato premier. I partiti indicheranno il candidato premier da eleggere. La scelta dei parlamentari sarà affidata agli elettori.
Di fatto si torna a un proporzionali secco, liberando i partiti da vincoli di coalizione: modello che sembra simile a quello tedesco, anche per il nuovo sbarramento che sarà compreso fra il 4 e 5% (5% in Germania). “Diritto di tribuna” (non meglio precisato) per i partiti piccoli al di sotto della soglia di sbarramento.
Anni di litigi e 2 ore per trovare l’accordo. Ah, la politica italiana…