Tragedia sull’ Himalaya
Nella mattina di domenica 23 settembre 13 alpinisti sono rimasti vittima di una valanga sul monte Manaslu, sulla catena montuosa dell’Hymalaya. Gli scalatori stavano dormendo nelle loro tende al campo base 3, posto alla quota di 6600 m, quando un lastrone di ghiaccio si sarebbe staccato e avrebbe innescato una valnga.
Fra le persone rimaste coinvonlte nella tragedia anche un italiano Alberto Magliano si 67 anni, uno scalatore non professionista con la passione per le montagne. Miracolosamente salvi invece altri due italiani, Silvio Mondilnelli e Cristian Gobbi che si trovavano in un altra tenda. A quanto pare la tenda in cui dormiva Modigliano sarebbe stata trascinata sotto perchè più pesante rispetto a quella dei suoi connazionali, in quanto all’interno conteneva le bombole d’ossigeno.
I soccorsi stanno continuando la ricerca dei dispersi ma le operazioni di soccorso sono rese difficili dalla collocazione geografica molto isolata in cui si torva la regione. Intanto si è riaccesa la polemica sulla sicurezza in montagna dato il moltiplicarsi di persone anche non professioniste che si cimentano in imprese estreme.